Il sonno dei piccoli è definito polifasico, perché si distribuisce nel corso dell’intera giornata, con piccoli sonnellini di breve durata, inframmezzati da fasi di veglia. Di notte ha bisogno di essere allattato, e inoltre il ciclo del sonno in questa fase non supera i 50 minuti al cui termine si verifica il risveglio, che può essere parziale o totale. Quindi, sotto i 6 mesi di vita, è fisiologicamente difficile, se non in rarissimi casi, che il bambino abbia un sonno regolare e continuativo, sia di giorno che di notte. Quello che si può fare, col mio supporto è sostenere la normale fisiologia del sonno per garantire una certa regolarità e gettare le basi di una solida igiene del sonno così da limitare le chance di avere bisogno di un percorso del sonno a partire dai 6 mesi.

Se prima dei 6 mesi possiamo supportare e costruire, intorno ai 6 il bambino è pronto ad avere un sonno regolare e più prolungato. Quando questo non accade si può iniziare a ipotizzare l’insorgenza di un problema del sonno. A volte però i disturbi del sonno sono la spia di altre condizioni, per esempio problemi di reflusso o condizioni patologiche, risolte le quali il problema potrebbe rientrare. La mia formazione prevede il saper riconoscere i segnali di determinate condizioni patologiche così da poter indirizzare il genitore allo specialista adeguato, questo differenzia un professionista certificato da uno che non lo è. Risolta la condizione clinica, se il problema del sonno persiste, si può iniziare un percorso mirato, studiato per andare a risolvere le specifiche criticità del bambino, dell’ambiente del sonno o della famiglia.

Si tratta di direttive del sonno, fondate su basi scientifiche, che è importante conoscere e applicare per supportare il sonno del bambino e quindi il suo sviluppo. Si parla di regolarità degli orari, attenzione alla creazione di un ambiente del sonno adeguato, che favorisca l’avvio all’addormentamento, utilizzo di routine che agevolino il rilassamento e altri piccoli ma fondamentali accorgimenti. Nella mia esperienza queste semplici regole sono spesso trascurate, con l’idea che essendo piccoli possano, quasi debbano adattarsi ad ambienti ed esigenze a misura di adulto e non viceversa.

Un percorso del sonno implica un cambiamento sostanziale delle abitudini del sonno preesistenti. Il pianto è il linguaggio del bambino, è quindi molto probabile che esso reagirà con del pianto a questo tipo di cambiamento; come potrebbe accadere per ogni altro cambiamento nella sua vita, per esempio l’inserimento al nido. Però, quello che posso garantire è che non propongo il metodo del pianto: non chiederò mai di lasciar piangere il bambino da solo nel suo lettino in una stanza buia o di andarlo a controllare ad intervalli via via sempre più lunghi! Il mio approccio richiede il supporto e il conforto continuo del genitore, è assolutamente possibile intervenire senza causare alcun disagio al bambino, a livello fisico, psicologico, emotivo e cognitivo-comportamentale.

In media tre settimane, ma per alcune famiglie può volerci più tempo. Le tempistiche sono dettate soprattutto da due fattori: lo stato di salute del bambino, che durante il coaching può ammalarsi o attraversare degli scatti di sviluppo motorio/cognitivo; L’ impegno e la costanza dei genitori. Le tempistiche quindi, non si dilungano e il risultato è di successo anche quando i genitori sono costanti, saldi e coerenti. Il mio lavoro di consulente è supportare tutto questo, fornendo aiuto, basi teoriche e strumenti, necessari per accompagnare sul lungo termine la fisiologia del sonno del bambino.
Il vostro successo sarà il mio successo. Avrete tutto il mio supporto e gli strumenti per raggiungere il vostro obiettivo, ma impegno e costanza saranno fondamentali per la riuscita del percorso. Richiede sforzo, ma ne vale la pena!

Assolutamente no! A seconda dell’età del bambino e all’avviso del pediatra, vedremo insieme se possiamo gradualmente, con rispetto, eliminare le poppate notturne, ma solo quelle! Finché la mamma e il bambino vogliono allattare, devono farlo, non sarà la consulente del sonno a deciderlo!

Sono una consulente del sonno certificata col metodo Gentle Sleep™, di Kim West, psicologa e terapeuta familiare, madre del metodo più famoso al mondo. La mia formazione è stata curata da Kim West stessa e implementata dal contributo di centinaia di figure professionali come pediatri, neuropsichiatri infantili, specialisti del reflusso e dell’apnea del sonno, specialisti nei disturbi della percezione sensoriale nei bambini e molti altri. Per diventare una Gentle Sleep™ Coach il programma richiede una rigida selezione, mesi di studio ed un esame finale per conseguire il diploma. Inoltre, per mantenere questa certificazione e garantire quindi la qualità ed efficacia del mio operato, il programma Gentle Sleep™ mi richiede un costante aggiornamento. Infine, propongo un percorso del sonno studiato ad hoc per il bambino e la famiglia, proprio perché ogni situazione è diversa e ogni bambino differente. Il mio supporto alla famiglia è continuo fino al raggiungimento dell’obiettivo.